Roma — Le parole sono dure, a tratti sferzanti. Le accuse pesantissime: «è tutto uno schifo, sono tutti assassini. Prodi e Berlusconi sono assassini». Mario D’auria è il padre di Lorenzo, l’agente del Sismi sequestrato in Afghanistan che ora è tenuto in vita da un respiratore artificiale. Lui sa bene che non c’è più nulla da fare. E davanti alle telecamere del ... Continua a leggere »