Quando ha letto la prima volta quel nome tra le carte della polizia, Gian Carlo Caselli ha avuto un moto d’incredibilità: «No, non può essere lui». Ma poi ha controllato, quel signore «dalla corporatura magra e di altezza media, carnagione chiara ed età verosimile avanzata», ripreso il 3 luglio 2011 mentre «scaglia con violenza, in rapidità successione, quattro sassi di grosse ... Continua a leggere »