Milano — «Tra pochi giorni compio 60 anni. Il bilancio si fa in fretta: non ho combinato un cazzo. A parte i danni». Tra questi la partecipazione agli omicidi del militante missino Enrico Pedenovi nel ’76 e del brigadiere Giuseppe Ciotta nel ’77, per i quali sarebbe poi stato condannato a soli 27 anni anziché all’ergastolo in quanto «non irriducibile». È Enrico Galmozzi, oggi ... Continua a leggere »