Il 19 marzo di trentaquattro anni fa il giudice Guido Galli, docente di Criminologia alla Statale, fu assassinato in università da un commando di Prima Linea. Vennero esplosi tre colpi: i proiettili raggiunsero la schiena e la nuca. L’agguato avvenne davanti all’aula 309 di via Festa del Perdono dove il magistrato teneva le sue lezioni. Galli aveva 47 anni, lasciò la moglie Bianca Berizzi e cinque figli. L’Università degli Studi da quest’anno dedica alla memoria del magistrato e professore una giornata di riflessione su legalità e giustizia. «Un appuntamento che si ripeterà ogni anno in questa data, per non dimenticare» ha detto il rettore Gianluca Vago. La Prima giornata sulla giustizia è stata organizzata dall’ateneo con il Piccolo Teatro: l’appuntamento è per mercoledì dalle 17 in via Rivoli. Ci saranno Yasmine Ergas, direttrice dipartimento Diritti umani della Columbia University, Gian Carlo Caselli, già procuratore della Repubblica al Tribunale di Torino, e Maurizio Romanelli, procuratore della Repubblica al Tribunale di Milano. Coordinerà Luigi Ferrarella, giornalista del «Corriere della Sera». Il procuratore… Apri l’allegato pdf per continuare a leggere il contenuto
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